«Tra i fotografi indipendenti della mia generazione era altissimo il numero di quelli che avevano frequentato un corso di studi che non aveva nulla a che vedere con la fotografia o col giornalismo e che spesso erano approdati alla laurea. La scelta era quella di un mestiere congeniale nel quale si pensava di trovare delle ragioni di espressione personale. Un po’ come gli artisti, senza però qui voler sollevare il quesito se la fotografia sia arte o meno, quesito che, per quanto mi riguarda, ho risolto nel senso che la foto non è arte. Punto e basta».
Calogero Cascio